Come ha scritto l’Arcivescovo di Milano, Card. Angelo Scola, in occasione della sua Beatificazione, “Giuseppe Toniolo dedicò la propria esistenza allo scopo di restituire ai cattolici un’adeguata posizione nella vita civile, ridando loro, per il bene della società tutta, quel ruolo di promozione culturale che avevano ricoperto fino al Medioevo”.
Su questa importante figura, la FISBA-FAT Fondazione, insieme alla FAI-Cisl del Veneto, promuovono un interessante Convegno che si svolgerà il prossimo 7 febbraio, a Pieve di Soligo, dove è sepolto il Toniolo, presso l’Auditorium comunale ‘Battistella Moccia’, allo scopo di riproporne l’insegnamento nell’attualità di questo momento storico che ha molto bisogno dell’opera di promozione culturale dei cattolici italiani, per un rinnovato impegno civile che concretizzi i valori del Magistero sociale cristiano.
Il tema del Convegno, “Dal pensiero di Giuseppe Toniolo le opere per lo sviluppo integrale dell’uomo”, vuole dimostrare –attraverso le relazioni del professore di Storia economica dell’Università Cattolica del S. Cuore Aldo Carera, “Sviluppo e pace nel pensiero di Giuseppe Toniolo” e di Mons. Adriano Vincenzi, Presidente della Fondazione Toniolo di Verona, “L’attualità del pensiero di Giuseppe Toriolo”- come è possibile far scaturire dall’elaborazione di Toniolo, che si incarna nel Magistero sociale della Chiesa, testimonianze concrete di impegno in questo momento storico in cui bisognerà ancora superare la crisi morale ed economico-finanziaria che ci sta attanagliando da alcuni anni. Infatti –come scrive il prof. Carera in occasione della Beatificazione- “all’uomo contemporaneo Toniolo preferì indicare la via della redenzione tracciata dalle idealità morali che danno senso e rendono più efficiente l’agire economico”, nella consapevolezza che “un ordinamento economico non può prescindere dalle condizioni soggettive, etico-civili, della popolazione”.
Toniolo, fin dall’inizio della sua carriera universitaria, decide di dedicarsi pienamente allo studio dei principi e delle forme di un’economia intesa come strumento a servizio dell’uomo, di tutto l’uomo e di tutti gli uomini, per costruire una società più giusta in cui si potesse affermare l’idea di una democrazia effettiva che potesse così definirsi cristiana, nel senso cioè di una società che, riandando alle proprie origini, potesse riscoprire le motivazioni originarie e fondative dell’idea stessa di democrazia.
Ma per capire fino in fondo il Toniolo, però, come ha sottolineato il Postulatore della Causa di Beatificazione, mons. Domenico Sorrentino, bisogna leggere il suo pensiero con un approccio di tipo teologico. Perché “è proprio l’analisi teologica che, senza nulla togliere al profilo economico-sociologico, offre una decisiva chiave di lettura per l’interpretazione dell’intera opera tonoliana”. Un approccio che servirebbe anche oggi nel leggere i segni dei tempi di una modernità che ha bisogno di forti ispirazioni e grandi ideali.
Completeranno il Convegno gli interventi di Franco Pasquali, Lorenzo Brugnera e Marco Zabotti che si soffermeranno sul alcuni aspetti specifici del pensiero e dell’opera di Toniolo. Non mancheranno, naturalmente, gli interventi delle istituzioni locali, il Segretario regionale della FAI veneta Onofrio Rota, il Sindaco Fabio Sforza e l’Arciprete Giuseppe Nadal, e del Pastore di quella Chiesa Diocesana, mons. Corrado Pizziolo. I lavori, dopo una visita alla tomba del Beato, saranno invece introdotti dal Presidente della FISBA-FAT Fondazione, Albino Gorini, e conclusi dal Segretario Generale della FAI-Cisl, Augusto Cianfoni.
Un Convegno, dunque, da cui trarre insegnamento per essere oggi, nella società italiana, laici intensamente credenti, cittadini del mondo pienamente inseriti nelle dinamiche della propria storia e delle sue vicende, capaci di accogliere quelle sfide che il mondo ci rimanda, per costruire una nuova società fondata sulla fraternità.
Vincenzo Conso