Nell’abbazia di Follina una casa di accoglienza religiosa

Visita alla struttura dell’assessore regionale Federico Caner
NELL’ABBAZIA DI FOLLINA UNA CASA DI ACCOGLIENZA RELIGIOSA
Inaugurazione nel prossimo mese di settembre

La nuova casa di accoglienza religiosa nell’Abbazia di Follina, frutto di importanti lavori di restauro nell’antica foresteria, verrà inaugurata ufficialmente nel prossimo mese di settembre. L’atteso annuncio è stato ufficializzato lunedì mattina nel corso dell’incontro che il consiglio direttivo dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le Vie dei Santi” e rappresentanti della parrocchia, della diocesi, del comune e del comitato turismo religioso Belluno – Feltre e Vittorio Veneto hanno avuto proprio a Follina con l’assessore regionale al turismo, alla programmazione e ai fondi Ue, Federico Caner, in visita anche a seguito del convegno interdiocesano svoltosi a Pieve di Soligo il 7 aprile u.s., nel quale la Regione Veneto aveva partecipato con la presenza e l’intervento nella sessione finale del dottor Flaviano Torresan.

La mattinata in Abbazia è stata un’importante occasione per la presentazione ufficiale all’assessore delegato Caner del lavoro compiuto in questi anni in tema di cultura, spiritualità arte, bellezza, formazione di operatori culturali e turismo religioso dal neonato Istituto Diocesano in stretta raccordo con la realtà di Belluno – Feltre, come hanno spiegato nei loro interventi il direttore scientifico del “Beato Toniolo” Marco Zabotti, la presidente e la vice presidente del comitato interdiocesano, Cristina Falsarella e Ivana Faramondi.
“Come il Beato Giuseppe Toniolo ha saputo fecondare con il suo pensiero e la sua azione di cristiano laico, docente ed economista la realtà del suo tempo, e anche le nostre comunità – ha sottolineato il vicario generale della diocesi, mons. Martino Zagonel – così il nostro progetto di cultura e turismo religioso vuole unire la dimensione verticale e la visione orizzontale, offrendo pienezza di vita buona in senso umano e cristiano alle persone di questo territorio e a quanti arrivano qui per sperimentare la bellezza e la gioia della spiritualità”.
Particolarmente significativa la visita del gruppo agli ambienti restaurati della chiesa di Santa Maria di Follina, guidata dall’architetto Fabio Nassuato, progettista e direttore dei lavori, finanziati per quasi il 70 per cento dalla Regione Veneto e per una parte della quota restante dalla donazioni di privati della zona.
“Siamo ormai nella fase conclusiva della nostra opera, cominciata nel marzo 2016 ed eseguita dall’impresa costruzioni Andrea Lorenzon – ha spiegato Nassuato – che ha portato al consolidamento statico della copertura dell’ala est dell’Abbazia, di circa 1500 metri quadrati, e al restauro dell’antica foresteria, dove sono state ricavate nove camere per una ventina di posti letto, tutte dotate di servizi, e di una sala soggiorno”. L’intervento ha consentito di rivelare tracce di superfici affrescate di epoche risalenti ad un periodo storico fra il 1400 e il 1800, offrendo anche un prezioso spaccato dell’evoluzione architettonica dell’antica sede retta da ormai 102 anni dai frati dell’ordine dei Servi di Maria, così come ha ricordato nel suo saluto iniziale il vice parroco Padre Edson.
Questa casa di accoglienza religiosa per gruppi e persone alla ricerca di momenti ed occasioni di spiritualità in un’ottica di turismo religioso integrato aprirà dunque i battenti il prossimo mese di settembre, nell’ambito di un programma che verrà presto ufficializzato, e la sua gestione verrebbe affidata all’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” in unità d’intenti con la parrocchia, l’ordine dei Servi di Maria e la diocesi vittoriese.
Pieno apprezzamento per la progettualità culturale e turistica, il prodotto maturo realizzato in sinergia con gli attori locali e l’intervento in Abbazia è stato espresso dall’assessore Caner, che ha ribadito come “il turismo religioso rappresenti per il Veneto una delle vie privilegiate per il futuro del settore a livello regionale, nell’ottica anche di promozione di aree di ospitalità e percorsi alternativi rispetto ai grandi flussi che gravitano sulle affollate mete tradizionali”.
Viva soddisfazione per il restauro in Abbazia, i percorsi di turismo religioso nell’area e il lavoro in rete con i soggetti del territorio sviluppato dall’Istituto “Beato Toniolo” è stata manifestata dal primo cittadino di Follina, Mario Collet, presente all’incontro e alla visita insieme al vice sindaco e assessore alla cultura, Adriano Da Broi.

Il grande manifesto delle Vie dei Santi che ha accompagnato l’intervento di restauro in Abbazia di Follina
Un momento della vista dell’assessore Caner presso le tracce degli affreschi restaurati
Il gruppo che ha partecipato all’incontro in Abbazia a Follina il 5 giugno 2017