In Abbazia a Follina il progetto diocesano di accoglienza e turismo religioso
La Foresteria Santa Maria è aperta a visitatori e pellegrini
Soggiorno di lavoro per i delegati di diocesi di Austria e Triveneto
È ormai pienamente operativa da qualche settimana e disponibile all’ospitalità di pellegrini e visitatori la nuova Casa di accoglienza e spiritualità “Foresteria Santa Maria” nell’Abbazia di Follina, inaugurata ufficialmente il 9 settembre 2017 e ora completamente accreditata per il suo servizio nell’ambito di un turismo religioso di qualità, quale punto di eccellenza del progetto di settore nella diocesi di Vittorio Veneto.
Lo hanno verificato di persona in questi giorni, complimentandosi a più riprese per il livello del restauro, della riqualificazione degli ambienti interni e della loro funzionalità, i componenti del folto gruppo di delegati delle diocesi di Innsbruck, Bolzano – Bressanone, Belluno – Feltre, Vicenza e Vittorio Veneto (nella foto allegata), che hanno partecipato a una intensa sessione di lavoro sulla realizzazione di un progetto a valenza europea, coordinato da tempo a livello tecnico da Eurac di Bolzano, sulla valorizzazione dei luoghi della fede e della cultura cristiana lungo un percorso che muove dall’Austria e conduce sino al mare Adriatico attraversando il cuore della diocesi di San Tiziano. E in verità giudizi molto positivi sulla Foresteria Santa Maria hanno contraddistinto le valutazioni di gradimento di tutti coloro che hanno già sperimentato in questa fase l’ospitalità nella struttura, affidata alla gestione dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, che nei mesi scorsi ha seguito direttamente con grande impegno tutte le procedure legate alla firma delle convenzioni, alle attivazioni delle utenze e ai vari adempimenti amministrativi e burocratici.
“Visitatori e pellegrini sono attratti a Follina, accolti in Abbazia, accompagnati in un’esperienza unica di spiritualità e di fraternità – sottolinea il presidente dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, Diego Grando – nella Foresteria Santa Maria oggi simbolo dell’amore di un territorio, che ha voluto prendersene cura per restituirla alla sua funzione originaria: dare ospitalità e ristoro ai credenti in Dio”. Già nel nome, infatti, essa riassume la vocazione di sempre di un luogo speciale, interiore: l’incontro, la disponibilità a farsi prossimo al forestiero e al viandante, l’apertura del cuore, della mente e di uno spazio fisico eloquente a quanti ricercano l’essenziale, il primato di Dio.
E lo splendido complesso abbaziale situato nel cuore di Follina, comune oggi inserito tra i Borghi più belli d’Italia, è un monumento nazionale che vanta secoli di storia, un esempio di architettura cistercense ammirato da sempre per il fascino delle sue linee, forme e sculture, e per il silenzio raccolto che avvolge il chiostro – datato 1268, e che festeggerà i suoi 750 anni con il concerto “Dante a Follina” il prossimo 12 maggio – e tutti gli ambienti di liturgia e di preghiera.
Ricordiamo che la Foresteria ha una capienza di nove camere, ciascuna con bagno privato, e una ventina di posti letto. La cucina è utilizzabile in autogestione e sono fornite le vivande per la prima colazione, mentre lo spazio comune di soggiorno è destinato a refettorio e sala di ritrovo per gruppi e singoli pernottanti negli ambienti della Foresteria. Nella presenza come ospiti è inclusa la visita guidata all’Abbazia e la possibilità di partecipare alla preghiera comunitaria dei Servi di Maria. Si può anche prevedere l’utilizzo degli spazi di soggiorno senza pernottamento per i gruppi parrocchiali e associativi che volessero fare l’esperienza del ritiro e dell’incontro in giornata nella struttura.
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