SOLENNE MEMORIA CON IL VESCOVO PIZZIOLO A SANTA LUCIA DI PIAVE
Anche una delegazione dell’Istituto Beato Toniolo. Le vie dei Santi, guidata dal direttore scientifico Marco Zabotti, ha partecipato domenica 24 novembre a Santa Lucia di Piave alla celebrazione solenne in memoria del trentesimo anniversario della beatificazione di fra’ Claudio Granzotto, elevato agli onori degli altari da San Giovanni Paolo II il 20 novembre 1994 nella Basilica di San Pietro a Roma. Concelebranti il parroco don Paolo Cester e alcuni religiosi vittoriesi, alla presenza di familiari e parenti del Beato – tra i quali Giovanni Granzotto, autore di una recente pubblicazione sui capitelli votivi dedicati al famoso frate scultore – del sindaco Fiorenzo Fantinel, dell’assessore Daniela Perenzin e di varie associazioni locali, la messa è stata presieduta dal Vescovo Corrado Pizziolo, che ha portato il saluto del cardinale Beniamino Stella, impossibilitato a lasciare Roma per questo evento, così come era stato invece programmato da tempo. Nella sua omelia il presule vittoriese ha messo in rilievo la forza della testimonianza cristiana umile e buona verso tutti del beato Granzotto, ricordando anche come un suo zio religioso fosse stato novizio insieme al frate santaluciese, e come nei racconti dei suoi congiunti egli fosse stato sempre sorpreso e ammirato dalle virtù esemplari di quest’uomo semplice e mite. Il rito, animato dalle belle esecuzioni della corale parrocchiale, è stato arricchito dalla consegna del mandato a nove persone di Santa Lucia istituite nel ministero dell’accoglienza. La messa solenne si è conclusa con la processione dei celebranti verso il nuovo altare dedicato al beato Claudio, dove è stata letta la preghiera al beato fra’Claudio e il Vescovo ha impartito la benedizione finale a tutti i presenti. Come viene ricordato nel giornale parrocchiale di Santa Lucia di Piave e Sarano, “Insieme”, il nuovo altare del beato Granzotto è stato inaugurato più di un anno fa, quale luogo per la venerazione, la preghiera e l’ispirazione. Il 2 settembre scorso il beato è stato festeggiato nel giorno della sua memoria, e quindi venerato presso la grotta di Chiampo, dove riposano le sue spoglie, con il pellegrinaggio parrocchiale del successivo 8 settembre. “Per il versante artistico – si legge ancora su “Insieme” – abbiamo collaborato con il Comune a realizzare la mostra d’arte “Il Sacro – beato Fra’Claudio” in corso presso Palazzo Ancilotto, con i suoi gessi”, ricordando pure che sabato 23 novembre ha fatto tappa a Santa Lucia un pellegrinaggio da Chiampo di oltre un centinaio di devoti vicentini, guidati da una delegazione di religiosi della stessa comunità con il padre guardiano fra’ Alfio. Soddisfatto il gruppo dei partecipanti dell’Istituto Beato Toniolo alla cerimonia solenne del 24 novembre, anche perché l’IBT ha voluto organizzare a Santa Lucia di Piave recenti eventi a valenza culturale ed ecclesiale nel segno del beato, e ha pure inserito il filmato breve sulla chiesa santaluciese e i suoi tesori artistici e sul santuario del Ramoscello nella collana video “Luoghi del Sacro in terra UNESCO”.
“Autentico figlio del Poverello di Assisi, seppe esprimere la contemplazione dell’infinita bellezza divina nell’arte della scultura, di cui era maestro, rendendola strumento privilegiato di apostolato e di evangelizzazione . La sua santità rifulse soprattutto nell’accettazione delle sofferenze e della morte in unione alla croce di Cristo. E’ divenuto così modello per i Religiosi nella totale consacrazione di sé all’amore del Signore, per gli artisti nella ricerca della bellezza di Dio, per gli ammalati nell’amorevole adesione al Crocefisso”. Con queste parole San Giovanni Paolo II ebbe a descrivere in sintesi la lezione di fede e di vita del beato fra’ Claudio Granzotto, nato il 23 agosto 1900 a Santa Lucia di Piave e morto a Padova il 15 agosto 1947. Giovane operaio e soldato, dopo aver conseguito il titolo a pieni voti con lode all’Accademia delle Belle Arti di Venezia il professore di scultura Riccardo Granzotto si afferma con le sue pregevoli opere in Italia e all’estero. Sceglie quindi di donarsi totalmente a Dio attraverso la vocazione religiosa indossando il saio francescano, secondo un progetto di vita spirituale per cui Fra’ Claudio affermava che “le sculture possono essere eseguite da altri scultori, mentre la mia anima devo scolpirla da me ad immagine e somiglianza del Signore”. In particolare, la bellezza dei suoi volti scultorei di Cristo e della Madonna e la realizzazione della monumentale Grotta di Lourdes a Chiampo restano esempi artistici di straordinario valore del francescano santaluciese, sempre dedito alla preghiera, all’adorazione eucaristica, alla carità verso i più poveri, fino alla prematura scomparsa per un tumore inguaribile. “Mi farò tutto a tutti, aiuterò, consolerò tutti”: in parole essenziali, è il testamento lasciato da fra’ Claudio attraverso una ricchezza di grazie e una fama di santità che aveva preceduto la sua morte, riconosciuta poi ufficialmente dalla Chiesa con la sua beatificazione, avvenuta come detto trent’anni orsono. La memoria liturgica del Beato Granzotto ricorre il 2 settembre, perché proprio in quel giorno del 1900 l’allora Riccardo Vittorio Granzotto venne battezzato nella chiesa arcipretale di Santa Lucia di Piave. Genio artistico e santità personale fuse insieme, dunque, nell’umile frate francescano beato, che affascinano una devozione popolare convinta e diffusa, specie nel suo paese natale e nella comunità di Chiampo dov’è sepolto ed è stata eretta una nuova grande chiesa in suo onore.